blank “Intentionally left blank” is what is generally written on empty pages of books. The scope of this project is not to investigate the reason for the absence of messages. It is enough to think they are the result of choices made by people. We are at a different level from the journalistic approach though and the intentionality is in portraying billboards and other structures during those times when they are left blank. On those signboards, that should represent the point to glance at in order to get information, we find the void. Apparently a big contradiction. Strategically placed placards to capture people’s attention but deprived of their information. Maybe we should free from our usual criteria and reconsider: isn’t the absence of information a kind of message in itself? “Intentionally left blank” si legge di solito sulle pagine dei libri lasciate vuote. Non si intende qui indagare i motivi dell’assenza di messaggi. Ci basti pensare che sono il risultato di scelte effettuate da persone. Qui siamo su un piano diverso da quello giornalistico però e di intenzionale c’è la volontà di cogliere cartelloni e altre strutture in quei periodi in cui vengono lasciati in bianco. E’ così che su quei tabelloni, che dovrebbero rappresentare il punto in cui guardare per trarre informazione (anche solo su prodotti di consumo), troviamo il vuoto. Apparentemente un grande controsenso. Cartelloni strategicamente collocati per catturare la nostra attenzione ma svuotati della loro informazione. Forse dovremmo liberarci dei nostri canoni consueti e riconsiderare: l’assenza di informazione non è essa stessa messaggio? |